I nostri facchini „Massimo" e "Hmida" ci concedono scorci dietro le quinte.
Si prevede una giornata di sole e temperature estive. Sono le 06:30 e Massimo è già in servizio. Vanno accese le luci in tutto l'hotel e la zona d'ingresso sarà pulita, l'aspirapolvere rompe il silenzio notturno, come il gallo nella fattoria. Il saluto mattutino sempre cordiale e una battuta divertente non mancano mai con Massimo, così la giornata inizia subito con un sorriso. Il tempo per bighellonare è raro, tuttavia, poiché i primi ospiti sono presto attesi per la colazione e dovrebbero trovare tutto in perfetto ordine. Manca soltanto la piscina, aprirla e controllare i valori dell'acqua, per renderla pulita ed accessibile agli ospiti. Poco dopo, Massimo ha cambiato ruolo, per la prima volta oggi, ritrovandosi nella figura del giardiniere. Tra il cinguettio degli uccelli, rimuove rapidamente le tracce della notte e dispone i primi lettini in file perfette. I cuscini e gli asciugamani per il piacevole riposo al sole sono pronti.
I primi raggi di sole raggiungono il suolo del giardino e pure il nostro secondo efficiente aiutante, chiamato di nome Hmida, inizia il suo servizio supportando Massimo con i compiti necessari. La squadra dei facchini è composta da solo due persone, eppure queste due occupano uno dei lavori più vari della casa.
Dopo una breve riunione Hmida inizia il suo turno ben preparato. I due conoscono fin troppo bene la parola flessibilità, perché in qualsiasi momento il telefono potrebbe squillare ed "i colleghi della reception" chiedono un servizio speciale da assistere immediatamente.
Mentre Massimo è ancora impegnato nella manutenzione del giardino, Hmida si occupa diligentemente di preparare le biciclette elettriche riservate per gli ospiti e subito dopo cura i parcheggi delle macchine, in modo che ci siano sempre posti puliti per i loro veicoli stupendi.
Il telefono suona e a Hmida viene chiesto di assistere alla partenza di un ospite portando i bagagli in macchina. Il carrello dei bagagli fluttua lungo il corridoio e scompare rapidamente nell'ascensore, verso la stanza degli ospiti. Un'altra volta squilla il telefono, ora però è Massimo quello ricercato. Una lampadina bruciata è stata segnalata dalle ragazze ai piani e deve essere sostituita. Non appena la lampadina è stata cambiata, entrambi i ragazzi sono chiamati alla prossima partenza. È chiaramente visibile quanto i nostri due custodi amino il loro lavoro e lo facciano con gioia.
Non appena i primi ospiti sono partiti e le ragazze dei piani stanno già pulendo le stanze, è di nuovo ora di cambiare ruolo e quindi di occuparsi della pulizia dei pavimenti delle camere. In tarda mattinata Massimo si è ormai guadagnato una pausa, mentre Hmida continua i lavoretti delle varie aree con le sue capacità e la sua dedizione.
I primi ospiti si sono presentati per il check-in nel primo pomeriggio e Hmida si occupa dei bagagli in coordinamento con la reception. Appena fatto, il telefono suona di nuovo: è necessario un cambio di stanza. Di nuovo il carrello dei bagagli passa quasi silenziosamente da una stanza all'altra. Parole amichevoli e un sorriso (dietro la mascherina) accompagnano il servizio bagagli.
Sono quasi le ore 16.00, è ora di darsi il cambio. Mentre Massimo torna dalla sua pausa, Hmida finisce il suo turno. Dopo un breve meeting sull'accaduto del giorno, Massimo, riposato e pieno di energia, prende in mano i punti rimanenti della giornata e si mette subito al lavoro.
Dopo l’ultimo arrivo previsto per oggi si è ormai fatta sera, il nostro collega Massimo fa vari controlli ai piani, cura il pavimento della piscina e si occupa della zona sauna. Poco prima di terminare il suo turno, chiude la piscina e le biciclette, controlla l'illuminazione dell'hotel impostandola ad atmosfera serale. Dopo aver consegnato le chiavi alla reception, il turno di Massimo è finito definitivamente.
Questa è stata la giornata di oggi, ma domani già inizia una nuova sfida con tante situazioni imprevedibili, le quali la renderanno unica e varia.
BE