Tre giorni di relax a Merano grazie alla zia Erna.
I primi giorni di primavera in Italia, tanto celebrata per il suo sole, me li immaginavo completamente diversi. Forse il mio incarico professionale non aveva soddisfatto le aspettative e, contro il mio carattere, senza umore e un po’ abbattuto, mi trovavo già in viaggio verso nord sulla A22, quando all’improvviso apparve l’uscita per Merano.
Sì, proprio così, la zia Erna aveva raccontato con entusiasmo dei suoi numerosi soggiorni all’Hotel MERANERHOFdurante l’ultimo incontro familiare.
Perché non concedermi tre giorni di pausa e trovare nuove soluzioni? Pensato e fatto, mi trovai improvvisamente nella hall dell’hotel, avvertendo l’aria piacevole di uno stile Liberty rinnovato e, grazie a una conversazione con il concierge e la giovane titolare, scoprii subito idee utili per i giorni a venire.
Visitai il famoso castello di TIROLO e ricevetti una panoramica completa sulla ricca storia del paese. Ancora entusiasta dalla vista del mare di fiori primaverili nei giardini botanici di TRAUTTMANSDORFF, tornai passeggiando per il quartiere delle ville di Obermais e il centro storico, attraversando la passeggiata termale lungo passirio.
Curioso di provare la cucina, tanto decantata dagli altri ospiti, il concierge mi consigliò di partecipare alla tradizionale escursione settimanale del giovedì. Secondo la stagione, sarebbe stato il SENTIERO DELLA ROGGIA DI MARLENGO, un canale di irrigazione lungo 12 chilometri, in lieve discesa, con una vista splendida sulla conca di Merano e sulle montagne ancora innevate. Fu una giornata meravigliosa, che rivissi la sera durante un giro in sauna e qualche bracciata nella piscina coperta. Il gruppo di escursionisti, il profumo dei fiori di frutta, le conversazioni vivaci su terra e gente, tutto questo mi fece dimenticare per un po’ la durezza del giorno successivo, quando avrei dovuto tornare a fare i conti con la realtà.
Con un cesto di prodotti tipici altoatesini, come Schüttelbrot (pane duro tipico), speck, formaggio di malga e una bottiglia di vino corposo LAGREIN per la zia Erna, lasciai Merano con un convinto ARRIVEDERCI.
H.E.